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Emmanuìl Roidis (Syros 1836 - Atene 1904) è considerato il più "europeo" degli scrittori fioriti nella Grecia dell'800. Egli diviene nel 1866 immediatamente noto quando pubblica, provocando un grosso scandalo, "La papessa Giovanna", romanzo biografico basato sulla leggenda del papa femmina. Di questo singolare autore, ancora pressoché sconosciuto in Italia, sono qui presentate undici storie, scritte quasi tutte negli ultimi dieci anni di vita e tutte stese nella consueta forma linguistica esemplare per aristocratica finezza e umoristica cordialità. Roidis sorprende sempre il lettore con la serietà e la sincerità dei suoi sentimenti e con la straordinaria vastità della sua cultura. Così si possono individuare in queste prose influssi del nostro Leopardi, oppure di J. Michelet. Ci sono anche due divertenti narrazioni alle quali fa da sfondo il nostro Risorgimento. ltre storie hanno temi e personaggi tratti dal mondo animale e collocati negli anni dell'infanzia e nell'universo dei ricordi, in cui Roidis affida le sue riflessioni sull'infelicità della condizione umana ed emerge in essi il suo atteggiamento pensoso, il suo interrogarsi sul mistero del mondo e sul destino dell'uomo.