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L'inviolabilità delle comunicazioni, malgrado un'attualità non solo postale che la mette in dubbio, è un diritto riconosciuto perfino dalle Carte Costituzionali delle nazioni che vantano la massima civiltà e democrazia. La sua storia si sviluppa essenzialmente in Europa, si insinua tra vicende politiche, religiose e sociali di ogni tempo e paese e passa obbligatoriamente attraverso l'analisi delle norme delle tecnologie postali e cartotecniche che si sono via via succedute, delle violazioni lecite ed illecite subite dalle spedizioni postali, nonchè attraverso i sistemi di chiusura delle lettere con cui ogni mittente difendeva la riservatezza delle proprie comunicazioni scritte, fino al momento in cui la busta ha iniziato poco più di un secolo fa a rinchiudere i segreti epistolari di tutti. Nell'arte di chiudere e di sigillare le lettere prima della nascita della busta si è cimentato l'ingegno umano, la fantasia, l'inventiva e l'astuzia di professionisti della posta, di persone ignoranti e colte, di mercanti, di uomini politici e religiosi di principi e perfino di re e di regine, e ha dato forma a soluzioni semplici, funzionali, complesse, artistiche, originali, talvolta uniche e non ripetibili: questo libro, tra illustrazioni, disegni, notizie e commenti di carattere storico e postale , racconta la loro storia e ne riassume le ricadute attuali, in un momento in cui le comunicazioni epistolari sembrano esser giunte al capolinea.