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«Ad un certo punto della vita ho avvertito il bisogno di fare un viaggio del tutto diverso da quelli che sono solita fare. Niente bagagli, né orari di partenza e di arrivo, ma solo qualche foglio di carta ed una penna per scrutare tra le pieghe dell'anima. Ho desiderato ripercorrere alcune vicende relative alla mia esistenza, riguardando dall'alto e, quindi, da una prospettiva diversa, più distaccata, sentimenti, luoghi, ricordi, emozioni ed affetti. Mi occorreva mettere assieme vita pensata e vita vissuta, la bruttezza e la bellezza, il male ed il bene, l'amore e l'odio, il coraggio e la paura, in una parola, tutti gli opposti contemporaneamente presenti nell'essere umano, caratterizzato ad un tempo da imperfezione e dalla continua tensione verso l'Assoluto. È nato così "Alfabeto di rime".»