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Dopo tre anni di lavoro, finalmente vede la luce "Buffy non deve morire. Adolescenti, mito e fantastico nei nuovi media". Quest'opera vi offrirà un ulteriore strumento di comprensione del genere Fantastico, nello specifico della capacità di alcune serie televisive - collocabili dalla fine degli anni Novanta ad oggi - di rinnovarne la fascinazione presso il pubblico più giovane; lungo il percorso fanno capolino noti casi mediatici (es. "Westworld", "Il racconto dell'ancella" e, ovviamente, la bionda ammazzavampiri che ispira il titolo del volume) che gli autori investono di inattese suggestioni letterarie, mitopoietiche e sociologiche. Non mancano alcune digressioni su serie epocali come "Ai confini della realtà" o "Il segno del comando", né approfondimenti sull'odierna contaminazione, sempre più evidente, tra generi e forme espressive diversi (Cinema, TV, piattaforme social), che trova nelle tetralogie di "Scream" e "Twilight" validi esempi.