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"Il no alla 'ndrangheta, perentorio, deciso. Tiberio Bentivoglio ha detto no e insieme alla sua famiglia continua a dire no, no al sopruso, no alla violenza, sì alla dignità, si all'amore, no all'odio; uno schieramento chiaro, preciso, definito, al costo di costare troppo, tanto. La sua storia è reale, vera; vera come l'abbraccio di molti, vera come i proiettili mafiosi, vera come l'inerzia di una parte dello Stato. Egli e sua moglie in quell'abbraccio che mai è cessato si stringono fortemente e tentano di fare quel passaggio che in questo testo è lampante: "Non più vittime di mafia ma sopravvissuti consapevoli", sopravvissuti allo scempio mafioso e allo scempio di parte dello Stato, allo scempio dell'isolamento sociale, allo scempio della violenza; consapevoli perché sanno, resistono, vivono anche con il dolore e accanto al dolore". Dalla Postfazione di Antonino Giorgi. Prefazione di Nando Dalla Chiesa.