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Un viaggio nella memoria: quella di Angelo, all'epoca del racconto - gli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale - appena quattordicenne. Affidato dal padre al capomacchia Nino per essere avviato al mestiere di carbonaio, parte con una squadra di una ventina di uomini a fare la "quaresima" (sarakosti, nell'antica lingua grika del Salento), a trascorrere cioè più di un mese nella macchia, per disboscare e costruire carbonaie. L'esperienza che il ragazzo fa si traduce in una vera e propria iniziazione alla vita adulta. Egli impara non solo le tecniche e i segreti di un mestiere faticoso e ormai scomparso, ma anche a sopravvivere immerso in una natura ostile, a sopportare i disagi della lontananza, e a capire gli uomini. I suoi compagni di lavoro hanno ognuno un carattere diverso, una storia, delle debolezze. Angelo impara a conoscerli e ad interagire con loro. Una sorprendente scoperta sconvolge tuttavia la faticosa e monotona quotidianità di quella vita, una scoperta che introdurrà il ragazzo in un mondo e in una storia più grandi di lui...