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Ibrahim è l'ultimo di molti fratelli. Nasce in un paese difficile, si legge ogni giorno e di cui l'autrice non specifica il nome, quasi a voler significare un destino condiviso da bambini di terre e culture diverse. Ma Ibrahim ha la fortuna di incontrare sul suo cammino un "campo", un pezzette di terra di nessuno e di tutti, che diventa il mondo "altro", un'isola segreta per crescere giocando con gli altri bambini oppure lasciando vagare il pensiero e la fantasia che trasforma le nuvole in astronavi e la costrizione in libertà. Potrà la paura, il sospetto, la rassegnazione, minare quest'ultimo piccolo Eden, oppure i bambini riusciranno, laddove gli uomini falliscono, a costruire con i loro occhi un mondo di pace? David, dieci anni, israeliano e Mohammed, dieci anni, palestinese: due diari, due vite che si svolgono parallele, vicinissime e lontane, ignare l'una dell'altra ed entrambe segnate dalla violenza degli uomini e dall'amore per la loro terra. Un giorno, per puro caso, i due bambini si incontrano: il tempo di guardarsi negli occhi e ognuno riprende la sua strada con una domanda in più, un dubbio che li attraversa come un brivido caldo: la pace esiste...? Età di lettura: da 10 anni.