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"In questi tempi in cui i nostri giornali riportano pagine e pagine di intercettazioni telefoniche in cui si mette a nudo un intreccio fittissimo di politica, sesso, affari, carriere e chissà che altro del nostro presente, "Il supermaschio" di Jarry è una ventata d'aria pura". Per questo un narratore di razza come Sebastiano Vassalli l'ha riscritto, in vista di una versione a teatro, ripercorrendo "le mirabolanti avventure di un certo André Marcueil, uomo così ordinario 'da diventare realmente straordinario', che si propone di superare in amore 'il record dell'indiano celebrato Da Teofrasto, Plinio E Ateneo': un record molto superiore, è inutile dirlo, a tutto ciò che ci hanno poi raccontato la letteratura e anche il cinema. Il Casanova di Fellini al confronto era uno scolaretto". Con un testo su Jarry di André Breton.