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Torna un romanzo celebre di Sibilla Aleranno, "Il frustino", scritto nel 1932 a un punto cruciale della sua parabola esistenziale straordinariamente intensa. È la storia epistolare di un amore impossibile con Giovanni Boine ma coinvolge altri personaggi fondamentali del primo Novecento letterario, come Clemente Rebora (nel romanzo col nome di Emanuele Orengo). Quest'ultimo tentativo romanzesco compiuto dall'Aleramo può offrire, a oltre settant'anni di distanza dalla sua prima e unica uscita da Mondadori, ragioni di riflessione sui grandi temi dell'amore e della passione, della vita e della morte, offrendo più di uno stimolo a un ripensamento non pregiudicato di zone importanti e ancora inadeguatamente investigate del romanzo italiano del Novecento.