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Per la frequenza dei terremoti che storicamente hanno interessato il suo territorio, l'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico del mediterraneo. La sua sismicità è legata alla particolare posizione geografica, situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. La cultura e la giurisprudenza della sicurezza e della salute sul lavoro si sono interrogati a lungo sul contenuto oggettivo della valutazione dei rischi, arrivando oggi a configurarlo in modo univoco in termini di dinamicità e di omnicomprensività. Di contro, ancora oggi capita di riscontrare nei Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) l'assenza della valutazione del rischio sismico. A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 che hanno interessato l'Emilia Romagna e marginalmente la Lombardia e il Veneto, una delle aree più importanti dal punto di vista produttivo del nostro Paese è stata sottoposta ad ingenti danni a persone tra cui lavoratori, immobili, attrezzature e impianti. Tali fenomeni si sono riproposti anche con una certa drammaticità, con gli eventi sismici del 2016 e del 2017, che hanno colpito alcune aree del centro Italia. Lo scopo di questa guida è quello di fornire a datori di lavoro e soggetti del sistema prevenzionale previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii. (RSPP, ASPP, Dirigenti, RLS) un metodo semplificato per la valutazione del rischio sismico da applicare a tutti i luoghi di lavoro (privati e pubblici), con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (PMI) che spesso si trovano sprovviste di competenze tecniche adeguate. Il metodo ad indice proposto non va confuso con le verifiche di adeguamento sismico degli edifici (prescritte dalle Norme Tecniche per le Costruzioni) che sono di competenza di tecnici specialistici a cui il Datore di Lavoro si può rivolgere nei casi di maggior criticità. Dalla valutazione del rischio sismico, per ogni luogo di lavoro si può desumere il livello del rischio che dipende essenzialmente da tre fattori: pericolosità sismica del sito, vulnerabilità degli edifici ed esposizione, che tiene conto delle possibili perdite di vite umane e dei danni economici e ambientali. Le informazioni riportate nella guida sono utili per integrare il DVR e per redigere le specifiche procedure di intervento in caso di emergenza sismica, con una opportuna integrazione dei Piani di Emergenza ed Evacuazione, prevedendo le opportune azioni di prevenzione e protezione ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.