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"Leggendo queste poesie ho ricavato tre nette e distinte impressioni. La prima riguarda l'abbondanza di immagini direttamente prese dal mondo della natura: una natura non orgogliosa e rilucente, bensì acquattata, soffusa di tenerezza e malinconia, che lungi dal piegarsi alla volontà dell'uomo come in un messaggio pubblicitario, ci trasmette invece un antico e solido messaggio di precarietà e disillusione (...). La seconda impressione riguarda il registro formale, dove Leotta ha saputo unire, con maestria, il vocabolario lirico e l'espressività quotidiana, il dialogo interiore e il dialogo esortativo, la parola del cuore e quella della pancia. La terza non si collega direttamente a una analisi di forma o contenuto, tuttavia è ancora frutto di una analisi forse un poco meno rigorosa e più emotiva: il senso che traspare, sempre, di incrollabile fiducia nella capacità dell'uomo di darsi e dare amore." (dalla prefazione}