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Il verso con cui circa un secolo fa Aldo Palazzeschi chiuse una sua celebre poesia diventa oggi il titolo di questa allegra e affascinante raccolta di scritti di Walter Pedullà. "E lasciatemi divertire!" sembra dire uno dei più singolari saggisti e critici del Novecento, con invenzioni formali ingegnose, con una prosa frizzante, con l'estro inesauribile delle interpretazioni e col coraggio di giudizi che rendono giustizia agli scrittori esaminati. Così si diverte anche il lettore. Pedullà è anzitutto un critico militante e uno storico della letteratura, e il suo "E lasciatemi divertire!" è anzitutto un testo di critica letteraria. Morta una critica, se ne fa un'altra, dice Pedullà. Anzi qui offre fino a dieci modi diversi di farla: c'è il saggio lungo e quello breve, il bilancio di un movimento (il Gruppo 63), il racconto di una poetica (Palazzeschi), schede (Pasolini, D'Arrigo, Bonaviri, Testori, Pagliarani, Mari), l'introduzione di un romanzo (Campanile), il ritratto di Palazzeschi attraverso i titoli delle sue opere, la storia di uno scrittore (Gadda) attraverso un 'intervista "impossibile ma vera", nonché articoli e recensioni di romanzi, palazzeschiani e non.