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Le città, come gli uomini, perché son fatte di uomini, cambiano continuamente. Ma Matera cambia più delle altre. In poco tempo essa è stata capitale dei contadini, città dei Sassi, città della cultura, laboratorio del recupero... Le guide di Matera, perciò, più che le altre, sono destinate a diventare vecchie nel giro di poco tempo. A meno che non si tratti di una guida nuova, capace di cogliere l'identità nel cambiamento, cioè non il volto, ma la vita. La presente guida, proprio per rispondere a tale esigenza, ridefinisce la città di Matera nelle sue molteplici espressioni di religione, arte, letteratura, tradizioni, miti, pietre. Assemblata attraverso tasselli diversi, più e meglio di un libro di storia, essa si presenta come un'opera a più facce, offrendosi ad una lettura a più livelli. Per cerchi concentrici e per richiami, il viaggiatore, più che turista, viene guidato per i segreti più suggestivi della città. A ciò sono utili i diversi approfondimenti che, per ogni aspetto, ma anche per ogni termine, vengono proposti, grazie a "finestre" appositamente aperte. Accurati dossier, intanto, dànno le informazioni indispensabili a simili "affacci". Il viaggio per la città, per questa via, si fa materiale e spirituale nello stesso tempo. Visitare una città, del resto, soprattutto quando si tratta di una città come Matera, capitale europea della cultura 2019, deve significare trasferirsi in essa, per dimenticare e dimenticarsi. A ciò è funzionale, in particolare, il ricchissimo apparato fotografico, ricchissimo di dettagli, per cui il testo letterario circola e s'insinua, comunicandogli la vita. Alla stesura del quale, molto opportunamente, non è stata chiamata la mano neutra del "tecnico", ma quella agile e coinvolgente di uno che alla lettura della propria città e alle sue problematiche, senza retorica e senza miti, ha dedicato anni di studi e partecipe attenzione.