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C'è una vita prima della morte, anche quando questa si approssima: questa la convinzion di Nicolle Carré quando viene a sapere che morirà presto di una leucemia fulminante. È certamente aiutata dalle sue conoscenze di terapeuta, dalla pratica della meditazione orientale, e anzitutto dalla sua fede cristiana. Ma, quando la malattia è sul punto di vincere la partita, dove trovare la forza? Nella coppia, che vive allora una seconda luna di miele. Miele amaro, poiché Olivier Carré, professore universitario e non credente, condivide con lei quest'esperienza dell'estremo in cui il corpo crolla e l'anima si spoglia. Al ritmo della morte, il cui spettro si allontana, ritorna poi scompare, i due sposi si impegnano senza maschere e falsi pudori in questioni fondamentali eutanasia, dono d'organi, sopravvivenza dell'anima, senso della vita che affrontano in un dialogo aperto e appassionato.