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Come un acquarello, il quadro che Tasso ci propone accarezza dolcemente con docile innocenza e sguardo curioso un macilento mondo di pazzia, prostituzione, onanismo e rock'n'roll. Questa la forza di Luigi Tasso: l'energia e il vigore dei contrasti. Tasso ci offre una realtà piena e zeppa di incoerenze, contraddizioni, tensioni, il tutto con il suo stile particolare, erede di quella beat generation che nella beat generation, per questione tempistica o di sensibilità, non si riconobbe: Dos Pasos, Chandler, Burroughs, Fante e, last but not least, Charlie Bukowski.