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Per oltre vent'anni Vik Muniz ha concepito l'arte come una sottile connessione tra mente e materia, "traducendola" attraverso la creazione di immagini iconiche svelandone nel contempo il processo compositivo. Verso segna un ritorno all'object making che gli valse l'attenzione del pubblico alla fine degli anni 80: è un gruppo di riproduzioni tridimensionali del retro di alcune opere simbolo dell'arte moderna e contemporanea come Les Demoiselles d'Avignon, la Notte Stellata di Van Gogh, la Grand Jatte di Seurat, che lungo un arco di oltre sei anni Muniz ha fotografato e studiato insieme a un team di artisti, artigiani, falsari e tecnici in collaborazione con il dipartimento di curatela e conservazioni del MoMA, del Guggenheim di New York e dell'Art Institute of Chicago.