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Costretti dalla gravità degli eventi internazionali recenti a confrontarsi con il tema della mediazione, il poeta Vincent Katz e l'artista Wayne Gonzales hanno lavorato a quattro mani: Katz ha utilizzato la struttura delle udienze di John Roberts, giudice della corte suprema degli Stati Uniti, e i titoli più forti del New York Times, sottoponendo tutto il materiale a manipolazioni e modifiche radicali. Il risultato è un poema, intitolato "Judge", nel quale il termine viene inteso sia come imperativo del verbo sia come sostantivo. Nel frattempo Gonzales trasformava immagini di Bush, Rumsfeld, Cheney e del Pentagono attraverso sofisticate tecniche grafiche, con l'intento di evidenziarne l'aspetto sinistro. Entrambi gli artisti si sono resi conto che i loro lavori si sarebbero completati e integrati a vicenda e hanno prodotto un libro dalla forte carica visiva.