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L'arte è un percorso "che non ha direzione... la consapevolezza risiede nel sapere dove non andrà, ma non dove finirà, perché è infinita". Per Gilberto Zorio (Andorno Micca, Biella 1944) fare arte è un atto di magia, è una scintilla dalla quale scaturisce un percorso in continuo movimento, dal quale si realizzano i sogni. Non è un artista-poeta, ma uno sciamano. Esponente di punta dell'Arte Povera, Gilberto Zorio, attraverso le stelle, gli alambicchi e le installazioni, si interroga, si analizza, ed evolve costantemente il suo percorso artistico, partendo da "l'urgenza di creare ciò che prima non c'era, come necessità animale, antropologica".