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Dopo una cena di famiglia organizzata dal milionario americano Rodney Borger, sette dei nove commensali vengono ricoverati con sintomi di avvelenamento. Tutti si ristabiliscono in breve tempo, ma anche a distanza di anni il vecchio Borger, ormai malato terminale, non riesce a togliersi dalla testa quell'episodio e prima di stilare il proprio testamento vuole trovare la risposta a una domanda: uno dei suoi familiari aveva forse cercato di ucciderlo? Così si rivolge al professor Herman Brierly, un celebre scienziato appassionato di criminologia che, avendo pochi elementi su cui indagare, preferisce non sbilanciarsi, ma si sente di escludere che si sia trattato di un'intossicazione alimentare. Di lì a poco Sorger passa a miglior vita, e solo quarantott'ore dopo la lettura del suo testamento il radiogiornale riporta che quel giorno sette degli eredi sono stati avvelenati, tra gli stati di New York e del New Jersey, e citiamo di loro sono morti. L'aspetto a dir poco curioso è che le vittime sembrano essere state avvelenate quasi simultaneamente, pur vivendo a miglia di distanza l'una dall'altra. Ed ecco che si fa strada una folle ipotesi: è possibile che dietro l'accaduto ci sia proprio la mano del defunto milionario?