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Quando l'espresso delle ferrovie messicane in viaggio da Laredo a Città del Messico emerge da una lunga galleria, gli occupanti della carrozza di prima classe scoprono che uno dei loro compagni è morto. Un infarto, è il pensiero di tutti, ma Hugh Rennert, l'agente del Dipartimento del tesoro americano che viaggia insieme a loro, è convinto che si tratti di un omicidio. Già quella mattina era stato messo in allarme dalla confidenza di un altro dei passeggeri il quale sosteneva che la sera prima, mentre l'espresso stava lasciando la stazione di Laredo, la moglie aveva udito per caso una conversazione tra due sconosciuti. "Se non ubbidisce farò saltare il treno", aveva minacciato uno dei due, aggiungendo alcune parole in apparenza prive di senso: "velette e polsini" e "edizione straordinaria". Mentre Rennert si mette a indagare discretamente e il paesaggio fuori dai finestrini si fa sempre più lugubre e solitario, iniziano a capitare strani incidenti: un acuminato tagliacarte scompare, alcuni oggetti di nessun valore vengono rinvenuti sul pavimento della carrozza, una cappelliera si trova dove non dovrebbe essere, finché, nel mezzo del deserto, la locomotiva si blocca... e l'assassino riprende a colpire.