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Negli utlimi anni Tarantino è diventato la più grande superstar del cinema e il successo di Kill Bill ha riportato in auge il suo talento, tanto criticato per l'immoralità delle tematiche e per le scelte stilistiche tacciate di smodato citazionismo o di disonesto plagiarism. Un percorso simile è avvenuto a Takeshi Kitano che ha dovuto attendere il 97 (Leone d'oro a Venezia) per vedersi riconosciuta una genialità che aveva fatto il suo esordio ben otto anni prima. Kitano rappresenta oggi per il Giappone quello che significa Tarantino per gli States: uno slancio verso nuove sperimentazioni, mai sprezzanti del passato, che rimpastano il Cinema il tutte le sue declinazioni e lo configurano secondo un gusto originale.