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Un padre sadico pienamente realizzato nel suo mestiere di chirurgo, una madre falsamente sottomessa che infetta la prole con l'infamia dell'incesto. Tre fratelli e tre sorelle dall'apparenza magnifica in cui si mescolano mostruosità mitologiche e difetti banalmente umani: una bellissima Lupa mannara, un primogenito che si crede un gabbiano, un Ipocondriaco rinchiuso in camera ad addestrare gli insetti, un ombroso Condottiero che fonderà una setta. E infine, incorniciato dalla natura selvaggia della Maremma, il doloroso amore di una delle figlie con un mezzo uomo troppo vicino alla razza delle scimmie. Sullo sfondo di una provincia toscana semireale, emergono a uno a uno i personaggi di una saga familiare feroce e fantastica. L'autrice, qui al suo esordio, si sbarazza dei buoni sentimenti che drappeggiano le relazioni di parentela e descrive con ironia dissacrante l'autodistruzione della famiglia, condannata dalle sue stesse perfidie.