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La Pedagogia speciale è chiamata a trovare risposte funzionali rispetto agli interrogativi posti dal complesso scenario di differenze e diversità che abitano l'orizzonte scuola, ed il più vasto contesto sociale, in virtù dei costanti cambiamenti normativi e culturali realizzatisi nei confronti di soggetti con «bisogni educativi speciali». Da qui l'esigenza di rivedere gli itinerari formativi dei professionisti dell'aiuto e, nello specifico, del docente specializzato dopo l'approvazione dei decreti attuativi della Buona scuola, analizzando le innovazioni con uno sguardo educativo attento al riconoscimento del pieno diritto di cittadinanza delle persone, tutte in ottica inclusiva. L'insegnante specializzato è tenuto ad affinare il suo bagaglio di competenze prevedendo un nuovo modo di «fare» scuola. L'attenzione riposta alle nuove emergenze educative contraddistingue l'attuale dibattito sull'educazione inclusiva, pur generando il preoccupante fenomeno del dilagarsi dei processi di medicalizzazione e psicologizzazione, visto l'esponenziale aumento delle certificazioni diagnostiche di alunni con «DSA», «BES», etc. L'originalità del presente lavoro consiste nell'andare oltre il riduzionismo specialistico per legittimare la valorizzazione delle capacità e delle risorse di ogni persona.