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Violenza e riconoscimento di sé convivono nei percorsi di chi cerca di ridefinire e realizzare i propri progetti di vita attraversando molti confini, quali l'innamoramento, la migrazione, la maternità, il lavoro, il matrimonio. Le biografie di trentasei donne, giunte in Veneto dal Centro e Sud America, talvolta sposate con italiani, mettono in luce esperienze di estraniazione, violenza, disamoramenti, ma anche capacità di fronteggiarle rovesciando discriminazioni e stereotipi. Come in un controcanto, anche da storie di violenza emergono tentativi di mantenere e costruire orizzonti di vita sereni attraverso conflitti, ricomposizioni e talvolta destabilizzazioni delle asimmetrie di genere. Le vite quotidiane diventano più comprensibili se si considerano le intersezioni tra genere, condizione migratoria, "latinità", colore della pelle e processi di eroticizzazione. In questo volume gli sguardi delle "altre" permettono di svelare la violenza simbolica presente anche nelle relazioni di genere del contesto in cui viviamo.