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"La polvere del mondo" racconta il primo viaggio condotta da Bouvier in Oriente nel 1953; ma anche l'avventura infaticabile di uno sguardo che si svela alla polvere del mondo e si rende partecipe delle culture dell'"altro". Partito da Ginevra su una Fiat "Topolino", raggiunge a Belgrado il suo amico pittore Thierry Vernet, in compagnia del quale continuerà per un buon tratto il viaggio fino a Samarcanda. Il libro ha conosciuto in Francia un successo continuo, non per il suo fascino esotico, ma per il modo inimitabile in cui si fondono humor e angoscia, l'innocenza dello sguardo e il sapore della conoscenza, la visione cosmica e il "rapimento" di certi piccoli dettagli celati nella singolarità degli esseri e delle cose più ovvie e quotidiane.