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La donna, in tutta la sua interezza, è al centro della raccolta di poesie in cui l'autore, con sguardi disincantati, guarda il mondo e le sue brutture. Nei versi ritorna spesso l'immagine dell'uomo inginocchiato, in preghiera, davanti al grembo della donna, intesa come natura (femmina e madre accogliente dove tutto comprendi nell'ascolto dei silenzi), terra, madre dell'universo che genera fonte d'acqua divina, luogo di pace per il soldato invecchiato dai traumi della guerra, del lavoratore stanco. La donna invocata ed evocata dal poeta si connota di una dimensione terrestre, che dona grazia, serenità, conforto e pace, fino ad assumere sulla terra sembianze angeliche che traghettano l'uomo nel viaggio dell'esistenza. Ricorrono i nomi di donne a cui il poeta mostra affetto, intreccia legami, scambia sorrisi, evoca ricordi d'infanzia, in una dimensione che sa di mediterraneo, di calore siciliano, di profumi.