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L'avventurosa parabola erotica di Mimi Bluette, al secolo Cecilia Malespano, ha inizio quando uno "Studente in medicina" invero alquanto improbabile, coglie "la sua prima verginità" durante "una sera del mese d'Aprile", e prosegue nella "Città immensurabile" di Parigi, ammaliata dall'intenso fascino della provinciale che decide di trasferirsi nella capitale francese, laddove suscita intensi desideri. La sua strada è costellata da una sequela di amanti che, però, non lasciano in lei alcuna traccia poiché quasi tutti privi di un significativo spessore individuale. Un bel giorno ella incontra Hilaire Castillo, del quale si innamora perdutamente: a partire da questo momento, la sua vita subisce un mutamento radicale che la spingerà ad attraversare l'Africa alla ricerca dell'uomo misteriosamente scomparso. Tale metamorfosi, che culminerà in un gesto estremo, viene raccontata in pagine dense di grande pathos dalle quali emerge l'abilità narrativa dell'autore, lungamente ed ingiustamente negata da corrucciate schiere di critici.