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Gli antichi conoscevano la natura fugace della vita e consigliavano ai loro allievi di non prenderla troppo sul serio. L'esistenza cambia troppo velocemente per indugiare su uno qualsiasi dei suoi singoli aspetti. Le cose possono seguire un certo corso per qualche tempo, per poi mutare repentinamente e senza preavviso. Per questo il saggio sa che non guadagna nulla ritenendo l'esistenza qualcosa di statico. È più proficuo accogliere la fuggevolezza della vita. Per quanto difficili possano essere le cose, anche nelle situazioni di conflitto, possiamo imparare a ridere e a non prenderci troppo sul serio, poiché tutto è passeggero. Così facendo comprenderemo che la coscienza della volubile natura dell'esistenza è la via più rapida per giungere alla gioia, come la felicità del bambino mentre gioca. Forse è proprio vero che soltanto grazie al sorriso approdiamo alla conoscenza. Un invito a un'innocente gioia di vivere. La presentazione al volume è di Alejandro Jodorowsky.