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Estate 1882, Olindo Guerrini (famoso per i suoi versi scandalosi con il nome di Lorenzo Stecchetti), e Corrado Ricci, suo giovane collega alla Biblioteca Universitaria di Bologna, si trovano insieme al mare a Fano, dove, nell'ozio beato della vacanza, compongono un libello in versi dedicato al personaggio biblico di Giobbe: Giobbe - Serena concezione di Marco Balossardi. Marco Balossardi altri non è che l'ennesima maschera poetica di Olindo Guerrini (che in misura prevalente mise mano al poema), e il libro è pretesto per una burla, come sempre ben architettata secondo il costume dello Stecchetti, nei confronti del poeta catanese Rapisardi, "reo" di avere offeso il vate Carducci in una polemica che infiammò la penisola letteraria di fine Ottocento. I dodici capitoli di questo agile volume ripercorrono le vicende di quei giorni, le amicizie, gli sdegni e gli ideali che animarono il cenacolo poetico bolognese di quegli anni. Ritrae un mondo di galantuomini del Risorgimento in possesso del gusto della burla salace ma senza cattiveria, unita, anzi, alla capacità di ridere di se stessi. Virtù filosofica che li faceva in qualche modo più vicini al personaggio biblico di Giobbe che non al tanto esaltato Satana dell'inno omonimo del Carducci; prossimi al "Nudo sono venuto al mondo e nudo me ne andrò" del patriarca, le cui eterne umane vicende percorrono come una traccia segreta i versi del poema satirico dei due amici al mare.