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La Shoah è stata forse l'avvenimento che più di ogni altro ha scosso le coscienze degli europei nostri contemporanei, ponendoli di fronte a comportamenti che nella loro apparente irrazionalità, potevano solo essere attribuiti ad un caso di follia collettiva. Col passar del tempo il ricordo si è congelato nelle celebrazioni ufficiali e nell'espressione di buoni sentimenti, e la percezione della sostanza storica degli avvenimenti non si è mai sviluppata. Il convegno tenuto a Padova nella primavera del 2007, per iniziativa dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti e della Comunità Ebraica di Padova, ha voluto affrontare l'analisi di questa situazione da due punti di vista: fornire una descrizione di come la Shoah sia stata ed ancora venga percepita e discutere alcuni aspetti rilevanti per la comprensione del fenomeno. La percezione della Shoah si costruisce essenzialmente tra i giovani, e le scuole hanno una grossa responsabilità nel processo. Dispongono degli strumenti per poter assolvere a questo compito? A giudicare dall'affanno con cui, all'avvicinarsi della "Giornata della memoria", le scuole tentano di accaparrarsi "testimoni" o "esperti" che vadano a parlare agli allievi, si direbbe di no. I testi necessari per affrontare l'argomento in modo adeguato esistono; tomi voluminosi, non tutti disponibili in italiano. La seconda parte del convegno è stata dedicata ad una discussione del problema tra insegnanti di scuole superiori.