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In Comp(h)ost la ricerca artistica dialoga con il pensiero speculativo e le scienze umane e sociali. Il pensiero di Donna Haraway riecheggia nell'intero progetto - qui, come per la filosofa americana, compost è metafora di una nuova umanità per la quale condivisione significa trasformazione. Comp(h)ost è l'unione delle nozioni di compostaggio e di ospitalità. Ospitare è con-fare, con-divenire, in accezioni che sbocciando rimandano a un valore generativo e fertilizzante. Comp(h)ost è un libro nato per studiare lo scambio, la convivenza e la mescolanza attraverso un intreccio di storie e di saperi diversi. In questo mondo in costante divenire i concetti di «simile» e «diverso» sono compresenti in una dimensione di vitalità e crescita, e l'artista è chiamato a interrogarsi sulle criticità costanti di questa condizione che caratterizza il tempo in cui viviamo riuscendo a gestirne la complessità, stando sempre attento a rimanere a contatto con il problema. Questo volume presenta una raccolta di testi che approfondiscono i temi principali di Comp(h)ost attraverso contributi originali e transdisciplinari che si susseguono secondo un principio di affinità, senza gerarchie. Gli scritti e le illustrazioni affrontano il presente in maniera eterogenea, nel tentativo di esplorarne i tratti più critici e di riuscire a immaginare modi nuovi di costruire un futuro interspecie. Con testi di Diann Bauer, Rossella Biscotti, Leonardo Caffo, Francesco Careri, Clara Ciccioni, Maurizio Cilli, Emanuele Coccia, Francesca Comisso, Luigi Coppola, Matteo De Giuli, Leonardo Dellanoce, Vinciane Despret, Helen Hester, Sandi Hilal, Metahaven, Stefano Mirti, Riccardo Papacci, Claire Pentecost, Nicolò Porcelluzzi, Carola Provenzano, Laura Pugno, Lorenzo Romito, Michael Taussig, Sébastien Thiéry, Chiara Vacirca e Marianna Vecellio.