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Tute aptiche e visori per la realtà aumentata, reti neurali e imaging medico, proiezioni, ologrammi ed esperienze immersive: l'applicazione delle nuove tecnologie è sul punto di stravolgere il linguaggio e la pratica cinematografica, e in "Cinema Futuro" Simone Arcagni analizza come tutte queste tendenze più avveniristiche stiano rimodulando la natura stessa della settima arte. Attraverso la teorizzazione della futurologia del cinema, Arcagni ci conduce attraverso un vero e proprio museo del cinema che sarà, a partire da una approfondita disamina del presente e delle più avanzate forme di sperimentazione nell'ambito del racconto audiovisivo. Tra film scritti e diretti da intelligenze artificiali e derive immersive in cui svaniscono i concetti stessi di inquadratura e attore protagonista, Arcagni ci dimostra come la profezia del padre dei fratelli Lumiere - «Il cinema è un'invenzione senza futuro» - continui a essere contraddetta da tantissimi artisti, linguaggi e pratiche che ancora oggi, e giorno per giorno, continuano a ridisegnare i tratti del cinema a venire.