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Chi ha ancora da dire su Alfred Hitchcock? Su quel complicato e compatto "corpo" cinematografico che va dal 1925 al 1976 e che si articola nei suoi nove film muti, i successivi quattordici diretti nel periodo inglese e i trenta diretti a Hollywood si è fatta ogni possibile forma di autopsia. Questo lavoro non vuole iscriversi, a detta dell'autore, nella lunga serie delle lodi incondizionate. Il cinema di Hitchcock appare a Gosetti da un lato difficilmente iscrivibile in un solo schema di giudizio, non fosse che per l'enorme arco temporale in cui si è sviluppato, dai primordi del mezzo alla sua standardizzazione espressiva. E dall'altro, esso è frutto di un sistema industriale mai rinnegato ancorché sovente utilizzato con spregiudicatezza.