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Le sinistre politiche, che in Italia per decenni hanno catalizzato e indirizzato l'impegno sociale di milioni di persone, sono crollate miseramente. Ripercorrendo le mobilitazioni di piazza, i movimenti sociali più significativi e il loro retroterra teorico e politico, tornando sulle vicende italiane e internazionali dal 1989 in poi, l'autore esplora le ragioni per cui i gruppi politici di sinistra, sempre più preda delle ideologie e dei meccanismi del dominio borghese, hanno vissuto una parabola discendente fino al tracollo. Sono caduti innanzitutto perché non hanno saputo né potuto rinnovare il proprio paradigma teorico, ormai inadeguato a leggere la realtà umana e a trovare strade di trasformazione positiva; non hanno recepito le migliori spinte al cambiamento della gente comune o vi si sono perfino contrapposti. Lo sguardo è quello appassionato e lucido di chi invece con l'umanesimo socialista sta cercando di fondare un'opzione alternativa di ricerca di emancipazione umana.