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Il nome di Trotsky è indissolubilmente legato alle rivoluzioni del XX secolo. La rivoluzione è stata il suo elemento: l'ha sognata, prevista, teorizzata, vi ha partecipato, ne è stato uno dei massimi dirigenti, ne è diventato lo storico ineguagliabile e ineguagliato. Quand'anche le vicende biografiche non gli hanno consentito di essere sul posto al momento decisivo, l'ha commentata, vi ha dedicato le sue migliori energie, lasciando pagine che ancora trasudano quella vera e propria passione per la rivoluzione che ha contraddistinto la sua vita cosciente. Una passione che, come egli stesso afferma in maniera iperbolica nella sua autobiografia, ha condizionato la sua stessa attività intellettuale spesso interrotta proprio a causa del richiamo irresistibile delle lotte delle masse oppresse. Soprattutto, il nome di Trotsky è legato alla teoria della rivoluzione permanente che si è alimentata delle indicazioni provenienti dalle rivoluzioni che hanno attraversato l'intero XX secolo: gli scritti qui presentati dedicati alla Cina, alla Francia e alla Spagna ne sono un'eloquente testimonianza.