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Il presente catalogo, curato da Elena Gigli che da oltre vent'anni studia l'opera pittorica di Giacomo Balla, è incentrato sull'inedita tematica del Manifesto del colore. Si è sempre parlato del futurismo in generale ma non è mai stata approfondita la tematica del colore e quindi del suo manifesto. Nel Manifesto del colore, pubblicato da Balla nel 1918 all'interno del catalogo della mostra tenutasi presso la Galleria Bragaglia a Roma il 4 ottobre di quell'anno, viene analizzato il ruolo del colore nella pittura d'avanguardia. Dopo infatti gli anni Dieci in cui Balla realizza principalmente opere in bianco e nero (vedi Guinzaglio in moto del 1912), a partire dal momento bellico riscopre il colore, come si evince soprattutto dai collages dove, attraverso l'uso di carte colorate, troviamo opere del tutto contemporanee. Il volume raccoglie venti opere, tutte provenienti da casa Balla, attraverso un arco temporale che va dagli anni Dieci sino alla fine degli anni Venti.