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L'applicazione dei principi contabili internazionali alla formazione del bilancio è ormai prassi obbligatoria per tutte le società "maggiori" dei paesi appartenenti all'Unione Europea. In Italia, la facoltà di redigere il bilancio d'esercizio e consolidato secondo le disposizioni emanate dallo Iasb è stata concessa a tutte le società che redigono il bilancio in forma completa e con la sola esclusione di quelle che predispongono i conti annuali in forma abbreviata ai sensi dell'art. 2435-bis del codice civile. Anche le società "minori", che continuano a stendere il bilancio secondo i principi contabili nazionali, dal 2005 devono fornire informazioni che richiedono la comprensione di alcuni dei criteri di valutazione definiti proprio dai principi contabili internazionali. Per agevolare la redazione del bilancio d'esercizio delle società italiane che non applicano gli Ias/Ifrs, questo volume, nella sua prima parte, analizza i concetti di Fair value, impairment test e costo ammortizzato degli strumenti finanziari, così da fornire un'utile guida alla stesura della nota integrativa. Nella seconda parte, il lavoro approfondisce i principi contabili internazionali che disciplinano gli strumenti finanziari, le attività immateriali e le perdite di valore e ne evidenzia le differenze rispetto ai principi contabili italiani nell'ottica delle società che redigono il bilancio secondo i principi Ias/Ifrs.