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La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall'altissimo numero di fattori in gioco e dall'inestricabile rete che li intreccia e li organizza su piani diversi. Alla base del Rapporto Italia c'è questa consapevolezza e la conseguente volontà di non cedere al fascino di un punto di osservazione forzosamente unificante. Come strumenti di lavoro e di orientamento (ma solo in quanto tali) quest'anno abbiamo isolato sei polarità sociali che, per ragioni diverse, ci sono sembrate decisive nell'attualità del caso-Italia: vita-morte, essere-avere, giustizia-ingiustizia, ragionevole-irragionevole, genitori-figli, sostenibilità-insostenibilità. Nella difficoltà di rappresentare la complessità, abbiamo operato sui luoghi "estremi" dei processi sociali, nella convinzione che ai confini le logiche sociali si decantino e mostrino con maggiore evidenza la loro forza o la loro debolezza. La dialettica degli opposti ha questo innegabile vantaggio che, abbandonato il sogno statistico della media, mostra le polarità e gli intrecci fra i termini estremi. I diversi saggi operano al proprio interno un taglio di lettura, disegnano un percorso di riflessione. Le diverse schede realizzate sono tutte riconducibili ai saggi base, ma al tempo stesso rappresentano il punto di partenza concreto una lettura critica dei saggi stessi.