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Sogni di donne potrebbe essere il sottotitolo di questa raccolta, sogni che diventano voce, scrittura, segno. Una sfida, certamente, anche nel mondo di oggi. Una lunga storia. Un tentativo di condurre le donne a manifestare le variegate sensibilità che le portano a manifestarsi, a mettersi a confronto, questa è stata la sfida. Molte hanno risposto inviando novelle, fiabe, poesie, grafica da diverse parti del mondo. Ne risulta la sesta edizione di una collana di libri che raccoglie le opere selezionate dal concorso. «Il Carro delle Muse» è nato nel 2012, da un'idea di Loredana Reppucci, scienziata e scrittrice lei stessa. Ma forse non è inutile ripetere chi furono le muse, da noi caricate su un carro che le porta e trasporta. Eccone i nomi: Clio che rende celebri, ispiratrice della storia, Euterpe, colei che rallegra, protegge la musica e la poesia cantata, Talia, la festiva, presiede la commedia, la poesia giocosa, l'idillio, Melpómene, colei che canta, musa della tragedia, Tersicore, che si diletta nella danza, Erato, che provoca desiderio, musa della lirica e della poesia d'amore, Polimnia, dai molti inni, musa della poesia civile e religiosa, Urania, la celeste, musa dell'astronomia, Calliope, dalla bella voce, musa della poesia epica. Ne risulta un'antologia, un libro che raccoglie i sogni di donne di innumerevoli paesi europei ed extraeuropei, donne che hanno avuto il coraggio di portare fuori di sé il proprio vissuto e consegnarlo ad altri con la gioia e la trepidazione di "uscire allo scoperto". Unico vincolo, la lingua, l'italiano. Il concorso è diviso per età: Le Musette, dai sei ai quattordici anni e le Muse dai quattordici in poi. Anno dopo anno, ci rendiamo conto della maturità di chi scrive e della pluralità degli argomenti proposti. Lo leggiamo come il segno della realizzazione del sogno che ha "messo in corsa" questo concorso e della "maturità" delle concorrenti, in specie delle Musette.