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L'idea di scrivere un testo sul mondo delle aborigene australiane, nasce dalla curiosità di conoscere le loro esperienze e attività segrete, di scoprire il loro mondo da sempre silenzioso. Supportate dalla cosmogonia ricca di miti e riti del Tempo del Sogno che conferiscono loro importanza, coraggio e armonia sociale, le donne australiane si trovarono, a partire dal 1788, di fronte all'incontro-scontro con i colonizzatori inglesi. Il confronto fra le native e la nuova realtà culturale dei 'white fellas' le trasformerà in schiave e sottratte, fra deportate e prostitute. L'aggressione e la perdita del ruolo d'identità, il prelevamento forzato dei figli, l'abuso fisico e morale, tutto viene raccontato attraverso testimonianze di documenti ufficiali raccolti tramite un'accurata ricerca. La speranza di una realtà nuova, basata sulla riconciliazione e autodeterminazione, caldeggiate dal Governo Australiano, ha avviato una leadership femminile che attraverso la condivisione, la tradizione, la creazione artistica porterà le donne a ripercorrere le Vie dei Canti e a riappropriarsi dei diritti umani da troppo tempo violati.