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Questo libro, come quello dedicato all'età medievale che l'ha preceduto, nasce da una convinzione di fondo: la conoscenza del passato aiuta ad affrontare i problemi dell'oggi. È una convinzione ovvia e scontata, che però va ribadita in una fase storica tutta appiattita sul presente. Ogni città dovrebbe conoscere meglio la propria storia, ma questo è ancora più necessario per un realtà come Recanati, prigioniera del mito leopardiano. Le novità contenute nel libro sono molte; per meglio comprenderle, forse è utile ricordare che in genere le storie di Recanati si sono fermate al Cinquecento, con la motivazione che, dopo il 1586, quando viene sancita la definitiva autonomia di Loreto, non ci sono più avvenimenti di rilievo per la vita della città. Per dimostrare che non è affatto così, ho ampliato gli studi che ho condotto per anni sulla bonifica e la colonizzazione del territorio comunale, sull'andamento della popolazione e sulle trasformazioni della struttura urbana. Ho indagato più in profondità la grande fiera tardo-medievale, le istituzioni religiose e il ruolo dell'associazionismo confraternale, ma ho cercato anche di affrontare temi spesso trascurati: dal lavoro urbano al sistema annonario, dalla stratificazione sociale al sistema assistenziale.