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"Francesco d'Assisi non ha scritto trattati filosofici, ma quando ha voluto trasmetterci la sua visione delle cose, da buon fratello dei trovatori, si è messo a cantare: ha cantato tutte le creature. E in questo canto ci ha consegnato le profondità della sua anima e il segreto della sua nuova nascita. Il suo Cantico è la confessione di un uomo nel quale le forze archetipe della vita hanno ritrovato la trasparenza delle sorgenti e lo splendore del sole". In questo breve studio sul Cantico delle creature É. Leclerc oltrepassa la dimensione poetica del testo e il suo slancio religioso per proporre un'analisi della vita interiore di Francesco. Arriva così a scoprire un uomo capace di vedere la creazione nella sua limpida bellezza originaria, come è stata pensata da Dio e offerta all'uomo perché da essa potesse imparare che il senso della vita si nasconde nell'umiltà e nel servizio. In questo modo risuona nuovamente per noi con tutta la sua forza il sorprendente messaggio di una fraternità universale che ci lega non solo agli esseri umani, ma anche all'intera creazione.