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La Democrazia cristiana che ha governato l'Italia ininterrottamente per mezzo secolo (1943-1993) può legittimamente rivendicare il grande merito storico dello sviluppo del Paese. Uno sviluppo che ha reso l'Italia incomparabilmente più positiva - in termini di crescita economica, avanzamento socio-culturale e diritti civili - rispetto a tutta la sua precedente storia unitaria. Ma insieme alle luci, ci sono molte ombre. "Il potere democristiano è stato costellato di scandali e ruberie, e nella storia della Dc la criminalità organizzata ha avuto un peso specifico". Col risultato che "negli anni si sono radicate consorterie di potere e una diffusa cultura dell'illegalità le quali hanno fatto pagare alla società italiana un prezzo molto elevato, in termini di prestigio delle istituzioni, di etica sociale, di corretto funzionamento dell'economia e di peso del crimine organizzato". Inoltre, sulla storia della Dc gravano le responsabilità connesse alla "strategia della tensione", "con la sequela di eccidi, delitti e attentati di matrice terroristica rimasti senza colpevoli, a partire dalla strage di Piazza Fontana".