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«La moderna Diagnostica per Immagini trova il suo fondamento nella rivoluzione tecnologica che ha consentito di applicare alla misurazione dei fenomeni quel processo di conversione noto come digitalizzazione. In particolare, se prima l'anatomia radiologica era principalmente bidimensionale, ora è diventata quadridimensionale in quanto, oltre a poter visualizzare nella sua tridimensionalità il corpo umano, oggi, è possibile "navigare" all'interno degli organi cavi e visualizzare nel minimo dettaglio le alterazioni patologiche. E inoltre, fatto ancor più importante, le nuove tecnologie consentono di poter valutare la funzione e il metabolismo dei diversi organi e tessuti. Con esse è infatti possibile individuare e caratterizzare le alterazioni metaboliche e funzionali, prima che sopraggiunga l'alterazione tissutale macroscopica. Grazie a queste innovazioni la Radiologia ha dunque rivoluzionato le linee guida della Medicina Moderna nei suoi diversi versanti: preventivo, diagnostico, terapeutico. Ad indicare il cambiamento, il termine Radiologia è stato sostituito dal termine Diagnostica per Immagini, che tuttavia risulta oggi piuttosto limitante. Il termine Diagnostica per Immagini ricomprende infatti una moltitudine di discipline a carattere diagnostico e a carattere terapeutico (come la Radioterapia e le tecniche di Radiologia Interventistica), dalle quali la medicina moderna non può più prescindere.» (Dalla Prefazione alla terza edizione).