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Secondo dopoguerra, Monte di Dio, Napoli. È qui che nasce e cresce Maria. Scrittrice, pittrice, scultrice, critico d'arte; ma anche figlia ribelle, moglie irrequieta, madre attenta. Donna. Curiosa e appassionata, scopre da autodidatta l'arte, gli occhi e le mani come unico strumento e approdo. Impara prima a scolpire, poi a dipingere, si vota quindi completamente alla scrittura. Alterna successi e insuccessi, come tutti. E intanto gestisce un matrimonio non sempre semplice, la casa, l'educazione dei figli, mentre fuori impazza il Sessantotto ed esplode l'èra del movimento di liberazione femminile, cui partecipa attivamente. Una donna forte, Maria, a volte sfrontata, che sa il fatto suo, e che sceglie di vivere fuori dagli schemi, non soccombendo alle proprie paure e a un mondo che la vorrebbe in ombra, ancorata a vessilli, tessere di partito e rigide ideologie. Oggi, in maniera consapevole e matura, ci parla di sé e del proprio vissuto, che non le ha risparmiato strappi e dolori, e ci racconta le sue verità, tra ostacoli, mostre, scontri, articoli, invidie, cadute e ricadute. Mentre lo fa, sotto i nostri occhi, pagina dopo pagina, la città si trasforma, cambia giunte e toponomastica, e compaiono in scena personaggi - scrittori, artisti, uomini politici - che domineranno l'agorà culturale italiana, e napoletana in particolare.