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"'Tifo per il Barcellona'. Perché questo titolo? È stata la prima domanda, spontanea, prima ancora di curiosare tra le pagine e le immagini che sarebbero poi diventate la pubblicazione di fatti, raccontati e illustrati, della storia abbastanza recente del nostro Paese e della scuola in particolare. La scuola riflette la società, che ha sempre più dimensione europea, e la società si rispecchia nella scuola. È stato già detto, ma mai come oggi è vero. Viviamo in un tempo fatto di transizione e di trasformazione, un tempo in cui tutto è in movimento, valori e ideologie, singoli uomini e interi popoli. Ma è necessario governare il cambiamento. È necessario trarre da queste trasformazioni tutto il bene possibile. È necessario seguire l'unico percorso praticabile: la strada impervia ma affascinante dell'integrazione multietnica e multiculturale. E questa strada trova nella scuola, di ogni ordine e grado, il suo crocevia più importante, perché la scuola riflette la società ma la società, rispecchiandosi nella scuola, deve potervi leggere il proprio futuro fatto necessariamente di giustizia, di libertà e di solidarietà. Senza dimenticare che ogni percorso esistenziale nasce da un progetto che è quasi sempre figlio di un sogno. Alla scuola spetta quindi anche l'arduo compito di preservare, indirizzare e promuovere i sogni che muovono mente e cuore dei nostri ragazzi. La scuola contrasti, dunque, anche qualunque tentativo pretestuoso di rimpicciolire i sogni della gioventù..." (Carmen Micillo)