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In questa "lettera d'amore" alla moglie Barbara, scomparsa da poco, Antonio Ghirelli, giornalista e scrittore, ne ricostruisce un ritratto tenero e struggente, ripercorrendo sessantacinque anni di "esistenza condivisa", scanditi dalle tappe di una vicenda privata (il folgorante primo incontro nella sede della Rai a Napoli nel 1944, il matrimonio, la nascita dei figli, la sua brillante e movimentata carriera) sullo sfondo di grandi avvenimenti storici (la guerra, gli americani a Napoli, la liberazione, la nascita della democrazia, il boom economico, il terrorismo, tangentopoli, eccetera). Emerge, anche attraverso il ricordo di amici e personalità che l'hanno conosciuta, la figura di una donna davvero "incantevole", affascinante anche dopo gli ottant'anni, dolcissima e decisa, socievole e discreta.