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Nuotatore, podista, pugilatore, organizzatore di boxe: una storia con i connotati dell'avventura. Classe 1945, napoletano di Mergellina nato scugnizzo, Elio Cotena sale sul ring per la prima volta a 15 anni. A 32 l'ultimo di 44 combattimenti da professionista. Due titoli italiani tra i dilettanti. Nazionale, medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo, rappresenta l'Italia ai Giochi Olimpici di Città del Messico, nel 1968. Professionista alla fine dello stesso anno, campione d'Italia dei pesi piuma, conquista il titolo europeo nel 1975, a Napoli. Difende la corona con successo quattro volte. Per anni è il numero 3 della classifica Mondiale. Fisico mingherlino, apparentemente fragile, pochi muscoli e molta volontà, viene ritenuto all'inizio non idoneo alla pratica pugilistica dai suoi primi istruttori. L'esplosiva apparizione nel mondo del pugilato di Muhammad Ali, già Cassius Clay, abbatte antiche convinzioni: anche giovani non dotati di fisico poderoso e gonfi di muscoli possono tirare di boxe e ambire ad una carriera da campioni, se sostenuti da intelligenza, talento, temperamento, tenacia. Perciò, un giorno, lui va fino a Las Vegas per ringraziare di persona Ali. Il suo mito.