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In questo volume viene proposta una concettualizzazione per il termine norma. Le norme sono concettualizzate come disposizioni (psichiche) a provare emozioni normative all'indirizzo di comportamenti oggetto di percezione o rappresentazione. Le emozioni normative sono concettualizzate extranormativamente come emozioni che o emergono o vengono riplasmate in virtù dell'interazione del bambino con la propria figura di accudimento e sono "normative" nella misura in cui l'interazione da cui originano è condizionata dal fatto che il bambino concepisce tale figura nel modo in cui i monoteismi concepiscono l'unico Dio. Speciale importanza viene data all'ira, alla quale viene ricondotto il senso del diritto (soggettivo) e che per questo viene anche chiamata 'emozione giurale'. Spazio viene altresì dato a emozioni normative diverse dalle emozioni giurali (chiamate 'morali'), quali l'indignazione, il disgusto, il disprezzo, il senso di colpa, la vergogna e l'orgoglio. Il volume si conclude con una ricostruzione di come, empiricamente, possono venire intesi termini come 'deve' e 'può' e con una riformulazione degli idealtipi di azione sociale di Max Weber sulla base delle idee qui sviluppate.