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Tra gli anni sessanta e cinquanta del V secolo a.C. Atene e gli alleati della lega delio-attica intervennero in Egitto per sostenere 2 tentativi di ribellione di alcuni dinasti locali contro il dominio dell'impero persiano. Si tratta di un contesto di guerra del tutto nuovo per la città, la quale cercava in quegli anni di consolidare le proprie posizioni contro il nemico persiano anche in altre aree del Mediterraneo orientale, soprattutto nell'isola di Cipro. Sono delle pagine molto difficili da ricostruire: cercare di chiarire le dinamiche di questi interventi egizio-ciprioti non è solo utile per la piena comprensione degli stessi episodi, ma anche per tentare di ricostruire più in generale quel periodo di transizione della politica ateniese. Al fondo di questo libro la questione principale riguarda il motivo per cui gli Ateniesi si spinsero negli affari interni dell'Egitto. È una buona occasione per riflettere sull'eventuale presenza ateniese nel Mediterraneo orientale nella prima metà del V secolo, e soprattutto in una macro-regione che comprendeva l'Egitto, Cipro, le coste della Fenicia e ancora, una città filistea, Dor, forse tributaria di Atene attorno alla metà del V secolo.